Incontro Online del 13 Novembre 2025

Componenti di un generico sistema Linux

Il 13 novembre la nostra associazione ILS Imperia si è riunita online sulla piattaforma GARR Meet per un nuovo appuntamento dedicato alla cultura del software libero. In questa occasione abbiamo ospitato un talk dal titolo “Componenti di un generico sistema Linux”, presentato da Stefano Semeria, membro attivo della nostra community.

Qui sotto è possibile visionare la registrazione dell’evento pubblicata sul nostro canale You Tube

Qui è possibile scaricare le slide utilizzate nella presentazione.

Il materiale dei nostri eventi sarà liberamente accessibile sul nostro repository Gitlab

Ricordate, potete seguire i nostri incontri ogni giovedì sera alle 20:30 sul canale https://edu.meet.garr.it/ILSImperia.

La partecipazione è ovviamente libera e gratuita.

Vi aspettiamo!

Introduzione alla Shell: cos’è e perché è importante

La Shell: la porta di ingresso al sistema operativo

Quando accendiamo il computer, di solito ci muoviamo attraverso finestre, icone e pulsanti. Quella è un’interfaccia grafica, ed è ciò che la maggior parte degli utenti conosce.

Ma dietro le quinte c’è un modo più diretto ed essenziale per parlare con il computer: la shell.

Per un utente GNU/Linux imbattersi nella shell è la norma… Cerchiamo quindi di capire meglio di cosa si tratta e magari di superare la paura che ogni utente abituato a una interfaccia fatta di pulsanti da cliccare si porta dietro.

Cos’è una shell?

Pensiamo alla shell come ciò che sta tra noi (utente del PC ) e il cuore del sistema operativo, chiamato kernel.
Il kernel gestisce la memoria, i processi e l’hardware, ma non è pensato per interagire direttamente con noi. La shell fa da tramite: riceve i comandi che scriviamo, li interpreta e li consegna al kernel, restituendoci un risultato.

In pratica, la shell è un interprete di comandi. Spesso la si immagina solo come una schermata nera in cui si scrive testo, ma in realtà è molto di più: è un potente strumento di comunicazione con il computer.

Shell su Windows

Molti pensano che Windows non abbia “la shell”, ma in realtà ne ha più di una:

  • Prompt dei comandi (cmd.exe): è la versione più semplice e storica, utile per alcuni comandi di base.
  • PowerShell: molto più moderna e potente, permette di automatizzare attività e gestire meglio il sistema.

Tuttavia, la maggior parte degli utenti Windows può vivere senza toccarle quasi mai.

Shell su Linux

Su Linux la storia è diversa: la shell è una parte centrale del sistema operativo. Anche se esistono interfacce grafiche, molti strumenti e configurazioni si fanno (e si imparano) proprio dalla riga di comando.

Non esiste una sola shell, ma tante varianti, ognuna con le sue caratteristiche.

Ad esempio potete trovare:

  • bash: la più diffusa e quella che si incontra più spesso.
  • zsh: molto amata per le possibilità di personalizzazione.
  • fish: pensata per rendere la vita più semplice, con suggerimenti e autocompletamento avanzato.
  • nushell: più moderna e ispirata ai linguaggi di programmazione che manipolano dati

Questa varietà rende Linux molto flessibile: puoi scegliere la shell che più si adatta alle tue esigenze o al tuo stile di lavoro.

Differenze principali tra Windows e Linux

  • In Windows la shell è uno strumento “secondario”, utile in certe situazioni ma non indispensabile per la vita quotidiana.
  • In Linux la shell è al centro dell’esperienza: amministratori, programmatori e utenti curiosi la usano ogni giorno per capire meglio il sistema e controllarlo con precisione.

Il bello della shell

Perchè complicarsi la vita usando la shell quando possiamo usare icone e pulsanti?

Beh, questo è quello che mi viene in mente:

  1. La shell è essenziale e diretta. Se voglio sapere il nome dell’utente con cui sto lavorando ad esempio, anzichè cliccare in giro per cercare dove diavolo sta, posso aprire una shell e scrivere whoami e ho subito la mia risposta. Certo, mi devo ricordare il comando… ma risparmio un sacco di tempo! Niente fronzoli… solo l’essenziale.
  2. La shell consente di creare script e automatizzare. Se scrivo in un file una serie di comandi della shell, posso lanciare direttamente il mio file dalla shell ed eseguire in massa tutti i comandi, senza doverli più ricordare! Se devo ripetere 1000 volte una stessa operazione, posso dire alla shell “esegui 1000 volte questo comando” in uno script e voilat! Provate a fare la stessa cosa cliccando bottoni…
  3. La shell è cool. Ok, questo è soggettivo… ma provate a rinominare un file con la shell davanti ad un amico che non l’ha mai visto fare… sembrerete subito un hacker professionista.

👉 Questo articolo è solo una prima introduzione. Nei prossimi vedremo più da vicino cosa si può fare concretamente con una shell, partendo dai comandi più semplici fino ad arrivare a strumenti più avanzati.